Sabato 22 Marzo 2025
REDAZIONE ESTERI

Gli 007 Usa gelano il Senato: “La Russia prepara un satellite con armi nucleari. La Cina punta a superarci nel 2030. Ed entrambe vogliono la Groenlandia...”

Il rapporto dei capi delle agenzie di intelligence Usa in audizione al Senato. Tutti volevano sapere del caso Signal, ma i responsabili di Cia, National Intelligence e Fbi hanno parlato di minacce reali e incombenti

Gli 007 Usa gelano il Senato: “La Russia prepara un satellite con armi nucleari. La Cina punta a superarci nel 2030. Ed entrambe vogliono la Groenlandia...”

Roma, 25 marzo 2025 - Gli Stati Uniti sono sotto minaccia, è quanto hanno confermato in audizione al Senato i dirigenti delle principali agenzie di intelligence Usa. Mentre i senatori sembravano più interessati al caso Signal, chat su cui sarebbero stati condivisi per errore con un giornalista i piani top secret di Washington contro gli Houthi, Tulsi Gabbard, capo della National Intelligence, John Ratcliffe, numero uno della Cia, e Kash Patel, alla guida dell'Fbi, hanno detto altro, e molto più inquietante di una semplice svista senza conseguenze.

Minacce molteplici, ma il rapporto sembra scritto da Trump

Per i capi dell’intelligence americana se la guerra in Ucraina continuerà aumenteranno i rischi un'escalation involontaria, con coinvolgimento delle armi nucleari. Nel rapporto delle agenzie di Intelligence Usa le minacce sono molteplici: dalla Russia che prepara un satellite per lanciare armi nucleari alla Cina, presto minaccia più grande e completa per gli Stati Uniti. Inoltre Pechino e Mosca puntano alla Groenlandia per le sue risorse naturali e la sua posizione strategica, si apprende. Insomma un rapporto degli 007 che non ha lasciato tranquilli i senatori, e che è sembrato fatto appositamente per giustificare le decisioni del nuovo presidente, anche le più azzardate.

Russia rinata militarmente. Prepara satellite con armi nucleari

Secondo i servizi segreti e di sicurezza la guerra in Ucraina ha fatto rinascere militarmente la Russia fornendo al Cremlino 'una ricchezza di lezioni' sulle armi e le stesse intelligence occidentali. Il conflitto, un po’ sottovalutato all’inizio, ha risvegliato la sua macchina militare con molte fabbriche riconvertite e l’arruolamento obbligatorio della popolazione. Anche la ricerca in campo militare è migliorata, dai droni iracheni Mosca è passata ai suoi, ha sviluppato nuovi missili difficilmente intercettabili e migliorato artiglieria e carri armati. Ma la vera minaccia per Washington sarà il nuovo satellite russo, capace di trasportare e lanciare un'arma nucleare. Un'arma che potrebbe avere 'conseguenze devastanti', evidenzia il rapporto delle agenzie d'intelligence Usa. Inoltre lo scontro attivo tra Russia e Ucraina perpetua per gli Stati Uniti i rischi strategici di un'escalation, con tutte le conseguenze del caso, fino allo scontro nucleare.

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Il caccia cinese J-36 Stealth di sesta generazione
Il caccia cinese J-36 Stealth di sesta generazione

Cina minaccia più completa, anche tecnologica

Poi c'è la Cina che "rappresenta la minaccia militare e cyber più completa e robusta alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti" si legge nel testo presentato al Senato. Pechino, secondo il rapporto, sta puntando molto sull'Intelligenza artificiale con l'obiettivo di superare gli Stati Uniti nel 2030. Cattive notizie anche sul fronte Taiwan: la Cina ha già iniziato quest’anno ad aumentare la pressione sull'isola ribelle allo scopo di giungere allo scontro e alla riconquista.

Tutti vogliono la Groenlandia, non solo Trump

Nel rapporto si parla anche di Groenlandia, il continente di ghiaccio non farebbe gola solo a Trump, ma sarebbe nelle mire sia di Mosca che di Pechino, interessate alle sue materie prime e alla sua posizione strategica tra Usa ed Europa.

Stop a Israele: l’Iran non costruisce la bomba

Invece, al contrario di quanto dice Israele, secondo gli 007 Usa l'Iran non sta costruendo un'arma nucleare e al momento non rappresenta una minaccia diretta per il Paese.

Caso Signal, Trump salva Waltz: “Alcun impatto”

Per quanto riguarda l'imbarazzante svista raccontata dalla rivista "The Atlantic" su come il giornalista Jeffrey Goldberg sia stato inavvertitamente aggiunto a una chat di gruppo su Signal nella quale venivano discusse operazioni militari in Yemen, la parola fine sembra averla messa Trump. Il presidente infatti parlando alla stampa ha catalogato l'errore come un "problema tecnico", e difeso il suo consigliere per la sicurezza nazionale, Michael Waltz: "Ha imparato la lezione ed è un uomo perbene". Trump ha quindi minimizzato l'episodio affermando il caso non ha avuto "alcun impatto" sulle operazioni militari. Chiudendo a repliche: "Si tratta dell'unico problema in due mesi, e si è rivelato non essere grave".